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ENEA COMUNICATO 28 ottobre 2024: Una piccola, grande vittoria: anche stavolta, alla fine, Davide ha battuto Golia

 

Apprendiamo con grande soddisfazione che il CTS (che ringraziamo per l’impegno) ha completato i lavori per l’emissione del parere sui criteri per il reclutamento e le progressioni del personale tecnico-scientifico e su quelli per la valutazione periodica dell’attività scientifica.

Questo risultato rivoluzionario “dovrebbe”, almeno per il prossimo concorso ex art. 15, mettere fine ai criteri per le progressioni elaborati dall’amministrazione, di cui abbiamo avuto informativa a un tavolo che ci è apparso più essere una trattativa fra l’amministrazione ed alcune OO.SS.

E ricordiamo, questo risultato sarebbe stato impossibile senza l’azione decennale condotta da FGU Ricerca ANPRI, purtroppo in completa solitudine. Ricordiamo, per chi è di memoria corta, le tappe principali:

  • Ricorso al TAR VINTO, per l’ottenimento di un rappresentante eletto dal personale in C.d.A., così come sancito dal d.lgs. 218/2016
  • Ricorso al TAR PAREGGIATO (il TAR non è entrato nel merito, eccependo la sua incompetenza e rinviando la decisione al giudice del lavoro) per l’annullamento dei “discutibilissimi” (vogliamo essere educati) criteri e modalità del bando ex art. 15 del 2021.

 

L’ aver ottenuto tramite il primo ricorso che nel C.d.A. dell’ENEA vi fosse un Consigliere eletto dal personale è stato il primo, importante passo. Grazie all’impegno del Consigliere eletto, al secondo ricorso presentato da FGU Ricerca ANPRI sui criteri del bando, alla lettera di condanna dei criteri firmata da un numero elevatissimo di ricercatori e tecnologi ancor prima che sorgesse l’ultimo, kafkiano problema dei Pdf non modificabili, il C.d.A. nel suo complesso si è reso conto della distanza abissale del sistema con cui ENEA “valutava” i propri ricercatori e tecnologi e l’attività scientifica da quelli in uso presso la comunità scientifica, revisionando lo Statuto ed affidando i nuovi criteri ad un organo indipendente e titolato a farlo: il CTS.

Fare ricorsi al TAR non ci diverte: siamo ben consci che la via giudiziaria, per un sindacato, è l’estrema “ratio”, e che avremmo preferito di gran lunga che il buon senso avesse prevalso tre anni fa al tavolo per il vecchio bando art. 15. In alternativa, se i criteri per le progressioni fossero stati emessi un anno fa, ossia il 12.10.2023 quando con circolare il Presidente[1] annunciava che “criteri che saranno a breve oggetto di parere da parte del CTS.”, FGU Ricerca ANPRI avrebbe ritirato immediatamente il ricorso sull’art.15, come abbiamo dichiarato in numerosi comunicati. Quindi, chi afferma che il recente scorrimento della graduatoria e il futuro bando sono usciti con ritardo a causa del nostro ricorso,  a nostro avviso, mente sapendo di mentire. Ricordiamo che anche il primo allargamento fu effettuato in pendenza di ricorso.

In realtà, è vero il contrario: dubitiamo fortemente che il nuovo bando ex art.15 sarebbe stato emesso con il parere del CTS in caso di nostra sconfitta al TAR.

Aspettiamo ora che l’ENEA ci convochi per la doverosa informativa sui criteri del futuro bando ex art. 15, sperando che il parere espresso dal CTS sia in linea con i principi della carta Europea dei ricercatori afferenti alla carriera e soprattutto che tali criteri non siano disattesi dall’Amministrazione.

Chiediamo al nuovo rappresentante eletto in C.d.A. Claudio Pioli di continuare l’azione cominciata dal consigliere Giuliano al fine di rendere sostanziale, e non solo formale, l’ENEA quale Ente Pubblico di Ricerca.

Molto resta ancora da fare sul fronte della sburocratizzazione e del reale efficientamento dell’ENEA, della partecipazione di ricercatori e tecnologi alle fasi decisionali per la programmazione e attuazione della ricerca, della libertà di ricerca, della portabilità dei progetti (art. 2 del d.lgs. 218/2016), ed anche dell’elaborazione di un regolamento che contenga criteri giusti meritocratici e stabili per l’assunzione e le progressioni di tutto il personale compreso il personale tecnico amministrativo, convinti che qualsiasi lavoratore ENEA debba sapere quale sarà il suo percorso di carriera fin dal primo giorno della sua assunzione.

Su questi punti, FGU Ricerca, come annunciato durante l’assemblea del 28 ottobre u.s. che ha visto la partecipazione di oltre 170 colleghi, continuerà la sua battaglia. Auspichiamo che si possa fare insieme alle altre OO.SS., ma se necessario proseguiremo anche da soli. Per fare questo, abbiamo bisogno del contributo e della partecipazione di tutti i lavoratori ENEA: ricercatori, tecnologi e personale tecnico-amministrativo. Più saremo a sostenere queste posizioni e prima ENEA diventerà un Ente di ricerca “vero”.

Ente in cui il personale possa lavorare serenamente e fare ricerca in libertà, esprimersi senza timore di essere svalutato per il lavoro svolto (cioè attraverso criteri di progressione discutibili o da una commissione che assegna 25 punti in più a una parte del personale sul “contributo di ruolo” e zero agli altri), quello stesso lavoro che, tra l’altro, riceve le lodi della comunità scientifica o degli altri enti pubblici e privati con cui si interfaccia.

Continueremo quindi a lottare affinché i diritti dei lavoratori della ricerca sanciti dalle leggi e ripresi dal CCNL non siano elusi dai regolamenti e dalle procedure interne.  Per questo motivo vi chiediamo di aderire a FGU Ricerca in quanto se resteremo in pochi, non sarà un buon viatico. Non è detto, infatti, che Davide riesca sempre, da solo, a battere Golia.

Maria Giovanna Landi

Responsabile FGU-Ricerca ANPRI ENEA

 

 

 

 

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[1] vedi comunicato del Presidente del 12.10.2023

 

 

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