Wst: 3 milioni per lo studio concettuale. Inaf protagonista
ROMA, 26 novembre – Siglato all’inizio di novembre il contratto per il finanziamento dello studio concettuale di un nuovo telescopio, il Wide field spectroscopic telescope (Wst), che potrebbe diventare operativo in Cile dopo il 2040. Il consorzio internazionale che ha ottenuto il finanziamento proporrà Wst come progetto candidato a diventare la prossima infrastruttura osservativa dell’Eso, lo European southern observatory, dopo il completamento dell’Extremely large telescope (Elt), attualmente in costruzione nelle Ande Cilene.
L’innovativo progetto Wst per realizzare un telescopio interamente dedicato a survey spettroscopiche di tutti i tipi di oggetti celesti, dalle galassie più lontane agli asteroidi e alle comete del Sistema solare, è stato selezionato nell’ambito del programma quadro Horizon Europe dell’Unione Europea con un bando competitivo destinato alle infrastrutture di ricerca. Il consorzio internazionale alla guida del progetto Wst ha ottenuto tre milioni di euro da utilizzare nei prossimi tre anni – dal 2025 al 2027 – per completare uno studio concettuale dettagliato del nuovo telescopio.
Wst punta a rispondere a una necessità individuata dalla comunità scientifica internazionale: un telescopio della classe dei 10 metri, con ampio campo visivo, dedicato in modo esclusivo all’acquisizione di spettri delle sorgenti celesti. La necessità di avere a disposizione questo tipo di struttura osservativa compare esplicitamente in molti piani scientifici strategici internazionali che individuano i punti chiave della ricerca astrofisica della prossima decade, tra cui l’Astronet Roadmap 2023 europea.
Il consorzio internazionale vede la partecipazione di 19 istituti di ricerca in Europa e in Australia, con un team scientifico composto da oltre seicento membri provenienti da 32 Paesi di tutti e cinque i continenti. Alla guida del consorzio, Roland Bacon del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs, Francia) e Sofia Randich dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), supportati da un project office e da uno steering commitee del quale fanno parte rappresentanti di tutti gli istituti coinvolti. L’Italia partecipa, oltre che con l’Inaf, anche con l’Università di Bologna. Nutrito è il coinvolgimento di ricercatori e ricercatrici del nostro Paese in ruoli chiave e di responsabilità in Wst, sia sugli aspetti scientifici che tecnologici.
Astronet Roadmap 2023:
https://www.media.inaf.it/2023/05/03/roadmap-astronet-2235/