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Tumori: dalla FLASH Therapy nuove prospettive grazie a CNR e INFN

ROMA – La radioterapia è una cura spesso imprescindibile per i malati di cancro, tanto da essere raccomandata nel 50-60% dei casi oncologici. Tuttavia, la sua tossicità, indotta dalle radiazioni, ne limita ancora oggi l’utilizzo, malgrado un ventennio di grandi progressi tecnologici. Se questi effetti collaterali sui tessuti sani venissero sensibilmente ridotti, si potrebbe somministrare una dose ancora più alta di radiazioni, attaccando dunque quei tumori che ad oggi rimangono incurabili e abbattendo le conseguenze negative sui pazienti comunque curabili.
Tuttavia, ricerche precliniche iniziali hanno evidenziato che l’irradiazione a dosi di gran lunga superiori a quelle attualmente utilizzate in contesti clinici, per tempi più brevi di quelli al momento praticati, riduce la tossicità indotta dalle radiazioni mantenendo equivalente l’efficacia nel contrasto al tumore. Questo è noto come effetto FLASH.
Non a caso, Fondazione Pisa ha deciso di finanziare con 1,3 milioni di euro il progetto di ricerca ‘Electron Flash Therapy’. L’iniziativa serve ad approfondire il cosiddetto effetto FLASH: la ricerca prevede una convenzione con l’Università di Pisa, istituzione attuatrice del progetto insieme all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, al CNR e all’INFN. C’è da dire che a Pisa è stato di recente costituito Centro Pisano Multidisciplinare sulla Ricerca e Implementazione Clinica della Flash Radiotherapy (CPFR) che tiene insieme in sinergia le varie esperienze e le competenze di eccellenza scientifiche e cliniche espresse dal territorio e che coinvolgono l’Università di Pisa, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, il CNR – Istituto Neuroscienze, e INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Per approfondire:

https://home.infn.it/it/comunicati-stampa/4564-dalla-flash-therapy-nuove-speranze-per-la-cura-dei-tumori

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