Ripartizione del FOE 2015
E’ ufficiale ed efficace il decreto di riparto del FOE, il Fondo ordinario di finanziamento degli Enti e delle istituzioni di ricerca vigilati dal MIUR. Il decreto del MIUR del 10 agosto scorso è stato, infatti, registrato dalla Corte dei conti, dopo il vaglio delle Commissioni parlamentari (vedi Newsletter 15/2015).
Il Fondo prevede per il 2015 uno stanziamento complessivo di 1,7 miliardi di euro, con una riduzione di circa 93 milioni di euro dal 2011 ad oggi e con un taglio di 53 milioni di euro, di ben 10 milioni superiore al taglio di 423.916.000 euro disposto dalla legge di stabilità 2015!
Del Fondo complessivo, circa 1.567 milioni di euro sono assegnati agli enti di ricerca (55 milioni in meno rispetto al FOE 2014!), come dettagliato nella tabella che segue.
Va precisato che l’assegnazione ordinaria al CNR comprende un finanziamento di circa 2,6 milioni di euro in favore dell’Istituto di biologia cellulare per attività internazionali afferente all’Area di Monterotondo.
Dell’assegnazione complessiva agli EPR, il 90% circa rappresenta la dotazione ordinaria, esente da vincoli ministeriali sul loro utilizzo, mentre il restante 10% ha vincoli di destinazione. In particolare, 83 milioni sono destinati ad attività di ricerca a valenza internazionale, in larghissima parte assegnati all’INFN, al CNR e al Consorzio per l’Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste, circa 30 milioni, di cui 25 assegnati al CNR, vengono stanziati per progettualità di carattere straordinario e poco meno di 40 milioni sono formalmente assegnati per i “Progetti Bandiera” e i “Progetti di Interesse”.
Si tratta, come segnalato più volte e lamentato anche dalle Commissioni parlamentari nel formulare il loro parere, di importi significativi (più di 152 milioni di euro) sottratti alla dotazione ordinaria degli Enti, e non aggiuntivi rispetto ad un budget storicamente insufficiente per far fronte anche alle esigenze di mera “sopravvivenza” degli Enti e addirittura in pesante flessione nel corso degli anni.
I rimanenti 134.208.712 euro, non ripartiti tra gli Enti di ricerca, sono destinati al funzionamento ordinario dell’INDIRE, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educative (8.449.286 euro), al finanziamento dell’INVALSI, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (circa 5,4 milioni di euro), al finanziamento dell’attività di valutazione dell’ANVUR (1,5 milioni di euro) e ad altre iniziative, come di seguito dettagliato:
- circa 99 milioni di euro sono destinati al “finanziamento premiale” di cui all’art. 4 del D.Lgs. 213/2009;
- 14 milioni di euro sono destinati alla Società Elettra Sincrotrone Trieste S.C.p.A.;
- 4 milioni di euro sono destinati al Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC);
- poco più di 1 milione di euro è destinato, per il 2014, all’assunzione per chiamata diretta, con contratto a tempo indeterminato, nell’ambito del 3% dell’organico, di ricercatori e tecnologi italiani o stranieri dotati di altissima qualificazione scientifica negli ambiti disciplinari di riferimento, che si sono distinti per merito eccezionale, o che siano stati insigniti di alti riconoscimenti scientifici in ambito internazionale (art. 13 “Riconoscimento e valorizzazione del merito eccezionale” del D.Lgs. 213/2009), secondo modalità definite con apposito regolamento ministeriale;
- infine, altri 791.000 euro sono destinati, per il 2015, ad ulteriori assunzioni per chiamata diretta ai sensi del medesimo art. 13 del D.Lgs. 213/2009 (tale quota costituisce parte delle assegnazioni ordinarie previste per il 2015).
Questa notizia è stata pubblicata nella newsletter ANPRI dell’8 ottobre 2015.
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