Le denunce della trasmissione Report: quali iniziative da parte del CNR?
Nella Newsletter 9/2017 avevamo segnalato la trasmissione di Report sul CNR del 5 giugno nella quale era emerso che il Presidente del CNR:
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aveva pubblicamente dichiarato di non aver letto l’audit della Commissione interna (voluta dal precedente Direttore Generale Paolo Annunziato) che indicava le responsabilità dell’attuale Direttore Generale Massimiliano Di Bitetto,
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aveva accettato che lui e l’intero Consiglio di Amministrazione ricevessero dal DG una “versione, come dire, un pochettino più light” dell’audit e che la ricevessero mesi dopo che fosse stata inviata allo stesso DG, senza che ciò lo insospettisse,
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aveva saputo che il DG aveva tenuto nascosta per 6 mesi, dal 13 dicembre 2016, anche la relazione dell’Organismo Anti Frode Europeo che chiedeva al CNR la restituzione di quasi 15 milioni di euro, e nulla ha fatto.
Ricordiamo anche che il DG è stato già condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale “attraverso una condotta illecita in materia di affidamento di incarichi, posta in essere deliberatamente con l’elemento soggettivo del dolo ed in carenza assoluta di motivazione” ed è ora indagato dalla Procura di Napoli per “associazione a delinquere e peculato”.
Sulla vicenda, l’ANPRI mantiene un livello di attenzione alto: non si può che essere seriamente preoccupati per la mancanza di azioni volte a far luce su presunti comportamenti illeciti, inammissibili in chi ha la responsabilità della gestione di risorse pubbliche, specie se quelle risorse sono le poche destinate alla ricerca scientifica e tecnologica.
A chiedere che venga fatta completa luce sulla vicenda è anche la petizione, dal testo chiaro e brevissimo (vedi qui), lanciata da alcuni ricercatori e tecnologi dell’IMM – Istituto di Microelettronica e Microsistemi del CNR di Bologna.
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Questa notizia è stata pubblicata nella Newsletter ANPRI n. 10 del 28 luglio 2017.
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