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Comunicato 17 settembre 2021:Un CNR sempre più ammantato di mistero!!  

 

 

Come accade nei migliori romanzi gialli, il CNR appare sempre più ammantato di mistero, con atti amministrativi che talvolta seguono percorsi di tipo carsico, appaiono, scompaiono e riappaiono diversi da prima!! Proviamo assieme a fare un po’ di chiarezza.

Mistero n. 1. Quale è il costo dei concorsi interni ex art. 15? E c’è un budget residuo 2020 da destinare a scorrimenti delle graduatorie?

Nel programmare l’ultima tornata di concorsi ex art. 15 il CNR sembra non aver indicato, nei relativi Piani di Fabbisogno del Personale, il budget ad essi destinato e necessario per coprire i 170 passaggi da II a I livello e i 350 passaggi da III a II livello.

Dal costo dei passaggi di livello dei vincitori interni dei concorsi pubblici 367.xx del 2017, pubblicati sul sito CNR nei provvedimenti di scorrimenti delle suddette graduatorie, si stima un costo medio dei passaggi da II a I livello pari a circa 15.900 € (su un campione di numerosità 20) e un costo medio dei passaggi da III a II livello pari a 10.000 € circa (su un campione di numerosità 35). Ciò fornisce una stima, abbastanza accurata, del budget necessario per l’ultima tornata di concorsi ex art. 15, pari a circa 6.2 M €. Ciò ha consentito di stimare la quota del budget 2020 non speso dall’Ente, a causa dello slittamento al 2021 dell’87% dei passaggi di livello previsti, in circa 5 M € da utilizzare, insieme ad altri risparmi (quali quelli derivanti da 20 passaggi a Dirigente Tecnologo non più banditi), per scorrere le graduatorie di idonei.

Ma, dalla bozza di Piano di Fabbisogno del Personale (PFP) 2021-2023, oggetto di informativa sindacale a fine luglio, in calce alla Tabella 3 si legge che per “le progressioni di livello, ai sensi dell’art. 15 […] realizzate e da realizzare nell’anno 2021” “si prevede un costo pari a circa € 2.562.000”, costo realistico solo se ogni passaggio di livello costasse in media circa 5.000 €.

Quale è allora il costo medio di un passaggio di livello dei R&T? I circa 5.000 € desunti dalla Tabella 3 della bozza del  PFP o i circa 10.000 / 15.900 € stimati dai costi puntuali forniti dal CNR in occasione dei precedenti scorrimenti?

La questione ha un peso rilevante perché, se il costo medio dei passaggi di livello fosse effettivamente pari a quanto stimato dai costi dei concorsi pubblici 367.xx e se il budget assegnato a questi concorsi ex art. 15 fosse effettivamente quello riportato nella bozza del PFP 2021-2023, allora il budget 2020 non speso si ridurrebbe a poco più di un milione di euro, cifra del tutto inadeguata per effettuare un congruo numero di scorrimenti.

Ma, soprattutto, a decorrere dal 2021 si creerebbe un buco nel bilancio dell’Ente pari a circa 3.7 M di euro l’anno, la differenza tra il costo effettivo dei passaggi di livello e quanto previsto (e assegnato) dal CNR.

Mistero n. 2. A quali colleghi spetta l’indennità di responsabilità delle Sedi Secondarie?

A luglio scorso il CdA ha finalmente approvato la Delibera n. 104 con la quale riconosce  indennità ai Responsabili delle Sedi Secondarie degli Istituti sulla base di una classificazione in 5 fasce delle Sedi Secondarie, in relazione a “parametri di complessità relativi alle risorse finanziarie gestite nel triennio 2018-2020 ed alle unità di personale afferenti alla data del 1° gennaio 2021”.

Ma sia le fasce di classificazione delle Sedi Secondarie che la corrispondente indennità sono inspiegabilmente diversi da quanto illustrato e discusso con le OO.SS. nell’informativa sindacale del dicembre 2019, ove le fasce di classificazione erano 6 e tra i criteri di attribuzione compariva anche il numero di deleghe ricevute dal Direttore. Deleghe la cui tipologia compariva tra i criteri di quantificazione dell’indennità anche nel Verbale di Intesa sottoscritto l’11 febbraio 2020, per poi misteriosamente scomparire nella Delibera n. 104 che pure cita esplicitamente tale Verbale!!

Inoltre, benché nella informativa sindacale del dicembre 2019 fossero chiaramente indicati i punteggi da assegnare a ciascuna Sede Secondaria in funzione del numero di unità di personale afferente e delle risorse finanziare gestite e come dai punteggi ottenere la fascia, la Delibera n. 104 non specifica in alcun modo i criteri con i quali attribuire una fascia a ciascuna Sede Secondaria. C’è solo un elenco delle Sedi Secondarie con la fascia ad esse attribuita, senza alcuna possibilità di ripercorrere la logica adoperata e verificare la corretta attribuzione della fascia.

Perché l’Ente abbia deciso di apportare unilateralmente dei cambiamenti ai criteri discussi con le OO.SS. non ci è noto, così come rimane inspiegabile (e duramente criticabile) l’assoluta mancanza di trasparenza nell’attribuzione della fascia a ciascuna Sede Secondaria.

A rimetterci i colleghi responsabili delle 74 Sedi Secondarie (addirittura un terzo circa del totale) ai quali il CNR non riconosce alcuna indennità di responsabilità, non rientrando la loro Sede in nessuna fascia perché troppo “piccola” e/o troppo “povera”. Per di più, a molti di questi colleghi l’indennità di responsabilità, sulla base dei criteri di classificazione presenti nell’informativa sindacale, sarebbe spettata.

Eppure i soldi a disposizione per riconoscere anche ad altri colleghi, per lo meno nel 2020, l’indennità di responsabilità ci sono, dato che con i criteri adottati dal CdA sono erogate indennità per un totale di circa 404.000 € annui, quando invece, come da informativa sindacale del dicembre 2019, “è stata prevista nel Bilancio di previsione 2020 una disponibilità finanziaria pari a 550.00 euro”. Che fine hanno fatto gli altri soldi?

Mistero n. 3. Quale è l’importo delle borse di studio?

Sul sito web del CNR dedicato alle borse di studio è indicato chiaramente che l’importo delle borse di studio è di 1084,56 € lordi mensili, derivante da una norma pre-euro che fissava a 2,1 milioni di lire l’importo lordo mensile delle borse di studio.

Eppure, sfogliando l’elenco dei bandi di borse di studio, in corso o scaduti, si trovano alcuni bandi che riportano importi delle borse superiori, ed anche di molto, a quanto indicato sia nel suddetto sito web dell’Ente che nello “Schema bando concorso Borse di Studio per laureati da usufruirsi presso gli Istituti del CNR” scaricabile dalla rete.

Abbiamo chiesto delucidazioni all’ufficio competente, l’Ufficio Formazione e Welfare, che cortesemente ci ha detto che l’importo di 1084,56 € lordi mensili era oramai superato dalla nuova normativa. Abbiamo quindi chiesto, ripetutamente, all’Ufficio Formazione e Welfare (che è anche tra i pochi ad aver bandito borse di studio dall’importo superiore ai 1084,56 € lordi mensili, nella fattispecie l’importo di un borsa è di ben 2.000 € lordi mensili) di aggiornare il sito web, dando indicazione, per maggiore trasparenza, della sopravvenuta normativa ma…. ad oggi nulla è cambiato.

Il sito web del CNR continua ad indicare un importo fisso per le borse di studio ma in alcuni bandi l’importo è ben maggiore, addirittura maggiore dell’importo di tanti assegni di ricerca!

Il risultato è che in molti Istituti si continuano a bandire borse di studio dall’importo indicato ufficialmente dal CNR, creando incomprensibile discriminazione all’interno dello stesso Ente, quando forse il limite dei 1084,56 € lordi mensili non sussiste più.

 

Gianpaolo Pulcini

Responsabile Nazionale FGU-DR-ANPRI CNR

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