Approvato il nuovo Statuto dell’OGS. Necessario però modificarlo sulla rappresentanza dei R&T nel CdA
Il 30 novembre scorso il MIUR ha comunicato di aver approvato il nuovo Statuto dell’Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS) che era stato modificato con Deliberazione n. 1-12/2016 del Consiglio di Amministrazione.
Le modifiche adottate riguardano, oltre ad aspetti formali quali la denominazione dell’Ente, le modalità di partecipazione o costituzione di consorzi, società ed altri organismi (artt. 3 e 10), i requisiti richiesti ai componenti del Collegio dei Revisori (art. 13) e le modalità di partecipazione del Direttore generale alle riunioni del CdA (art. 15).
Il nuovo Statuto richiede, però, nuove e più significative modifiche al fine di recepire quanto previsto nel Decreto legislativo 218/ 2016 riguardante la “Semplificazione delle attività degli Enti pubblici di ricerca”.
In particolare, andrà modificata la lettera b), comma 1 dell’art. 7 e totalmente riscritto il successivo art. 8 per far sì che il terzo componente del CdA non sia “un rappresentante scelto dalla comunità scientifica di riferimento dell’Ente”, come attualmente previsto, ma sia un Ricercatore o Tecnologo dell’Ente liberamente eletto dagli stessi Ricercatori e Tecnologi dell’OGS, dato che l’art. 2 del citato Decreto legislativo 218/2016 impone che gli Enti “assicurino” una “rappresentanza elettiva di ricercatori e tecnologi negli organi scientifici e di governo degli enti” al fine di recepire quanto raccomandato dalla Carta europea dei ricercatori: “è del tutto legittimo, nonché auspicabile, che i ricercatori siano rappresentati negli organi consultivi, decisionali e d’informazione delle istituzioni per cui lavorano”.
Andrà quindi definita una modalità di elezione del rappresentante dei Ricercatori e Tecnologi nel CdA analoga a quanto già previsto nell’art. 11 dello Statuto per la elezione dei tre rappresentanti dei Ricercatori e Tecnologi nel Consiglio Scientifico dell’Ente.
In merito al Consiglio Scientifico, riteniamo necessario che sia assicurata la massima trasparenza su quanto discusso e sui pareri formulati.
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