Scienza: la sfida europea per sei piccoli geni italiani
ROMA, 4 settembre – Hanno vinto i primi premi in biologia, chimica e fisica al concorso “I giovani e le scienze 2024”, svoltosi a Milano lo scorso marzo. È l’evento che la Fast-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche organizza ininterrottamente dal 1989 su incarico della Commissione europea. L’importante riconoscimento consente di partecipare alla finale europea di Eucys-European union contest for young scientists; qui si confrontano con studenti delle scuole superiori dei paesi dell’Unione e di una decina di Stati invitati.
La Giuria della Fast ha scelto per la biologia la proposta di Federico Bergo (2006) del Liceo scientifico Galilei di Alessandria: “DSUP-Project. Come rendere il corpo umano resistente alle radiazioni per i viaggi spaziali”. Lo studio è molto interdisciplinare con inevitabili sconfinamenti in discipline quali chimica, informatica, ingegneria, matematica e medicina.
La chimica è il campo scelto da tre allievi del Fermi di Mantova con “MeX. Il modo in cui dovremmo trattare i rifiuti elettronici”. Gli autori sono Elia Azzali, Marco Ferretti, Valentino Ghizzi; tutti nati nel 2006. Ci sono poi Matilde Mancini e Gianluca Santini, entrambi del 2005, provenienti dal Liceo Federico Enriquez di Livorno. Il loro studio nel settore della fisica si intitola “Principles of Jet Propulsion”.
“Sono giovani veramente motivati e preparati autori di ottimi lavori”, ha commentato il presidente della Fast Rinaldo Psaro. “Li ho conosciuti personalmente e confermo che hanno tutti i requisiti per competere al meglio a Eucys 2024”.
Il concorso italiano vuole stimolare negli studenti l’interesse per la scienza, incoraggiarli a intraprendere carriere scientifiche, sviluppare la creatività, favorire la consapevolezza dell’importanza della ricerca quale fattore di sviluppo per la società, stimolare lo spirito dell’innovazione e della collaborazione. È possibile partecipare all’iniziativa con progetti realizzati singolarmente o in gruppi di massimo tre candidati; se selezionati, i giovani prendono parte alla finale che si tiene a Milano, a marzo di ogni anno, dove presentano i loro lavori alla giuria, ai giornalisti, agli scienziati presenti, al pubblico.
Il concorso dell’Unione europea per i giovani scienziati è dal 1989 la principale sfida promossa dalla Commissione europea per promettenti allievi tra i 14 e i 20 anni. La selezione dei finalisti italiani (non più di tre candidati con al massimo tre progetti) viene garantita dalla Fast-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, scelta dalla Direzione generale Ricerca della Commissione europea come national organizer per il nostro Paese.
Ogni anno viene coinvolta una città per ospitare la competizione. Milano ha avuto questa opportunità nel 1997 in occasione del centenario della FAST e nel 2015 durante l’Expo. Nel 2024 è il turno di Katowice in Polonia. Ci sono non solo premi in denaro: quattro primi premi di 7000mila euro; quattro secondi di 5000mila euro, quattro terzi di 3500 euro; ma pure riconoscimenti d’onore quali la partecipazione alla consegna dei Nobel a Stoccolma o ad altre importanti gare internazionali come Isef negli Stati Uniti e Liysf a Londra. Sono attesi circa 150 genietti tra i 14 e i 20 anni con quasi 90 progetti da una quarantina di Paesi.
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