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Ricerca: Italia seconda in Europa per numero di ERC Starting Grants

ROMA, 8 settembre – La ricerca italiana non avrà molti fondi a disposizione, ma continua a esprimere tanti talenti. Lo certifica lo European Research Council (ERC) che ha annunciato l’attribuzione di 400 Starting Grants a giovani scienziati e accademici di tutta Europa. La dotazione da 628 milioni di euro sostiene la ricerca d’avanguardia in un vasto ventaglio di settori, dalla fisica alla medicina, fino alle scienze sociali e umanistiche. Il riconoscimento è pensato per aiutare gli studiosi all’inizio della loro carriera a lanciare i loro progetti, a costruire i loro team e a realizzare le loro migliori idee.
Il bando ha raccolto 
2.696 proposte, esaminate da studiosi di fama mondiale. Il tasso di successo complessivo è stato del 14,8%. Si prevede che i finanziamenti creeranno più di 2.600 posti di lavoro per borsisti post-dottorato, dottorandi e altro personale presso università e centri di ricerca di 24 Paesi europei.
Sul fronte della distinzione di genere, le ricercatrici donne hanno ottenuto il 43% dei fondi, con un incremento rispetto al 39% dell’anno scorso.

Venendo ai risultati italiani, sono 57 i ricercatori vincitori dello Starting Grant. Questo ci consente di posizionarci secondi dietro alla sola Germania (66 scienziati), su 44 nazionalità premiate, per numero di finanziamenti ottenuti a livello di singoli studiosi. Mentre sono 32 i progetti che verranno ospitati da università e centri di ricerca del Bel Paese, contro i 27 dello scorso anno: in questo caso l’Italia si colloca al quarto posto della classifica (dal sesto del 2022).

Per saperne di più
https://erc.europa.eu/apply-grant/starting-grant

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