IL NUOVO DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA – DEF
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato nella seduta del 27 settembre 2018 la Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) per il 2018. Senza entrare nel merito del disegno complessivo della manovra finanziaria in esso contenuta, che molte preoccupazioni e polemiche ha sviluppato sul fronte politico economico e delle relazioni internazionali, proviamo a evidenziare i contenuti relativi a università e ricerca.
Il DEF afferma che il Governo proseguirà gli sforzi diretti a sostenere un’ampia e qualificata partecipazione del nostro sistema della ricerca e dell’innovazione alle iniziative finanziate, o cofinanziate, dalla Commissione Europea. Particolare attenzione è rivolta verso le infrastrutture e le iniziative di ricerca di grande rilievo ed impatto per la società, al fine di consolidare l’impegno profuso finora, valorizzare gli investimenti già effettuati e accedere agli stanziamenti previsti dalla UE. Il DEF conferma quindi l’impegno del Governo nella fase di negoziazione del prossimo Programma Quadro 2021-2027 per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe, ‘con l’obiettivo di giungere ad un accordo sui contenuti che possa riconoscere, tra gli obiettivi politici a strategici, anche le principali priorità nazionali e possa garantire una partecipazione ampia ed efficace attraverso un regolamento più snello e aderente agli interessi nazionali.’
Il Governo intende inoltre procedere all’aggiornamento del Programma Nazionale per la Ricerca 2015 – 2020, attraverso il quale rafforzare gli investimenti pubblici e incentivare la partecipazione delle PMI. Sul fronte delle risorse, il DEF indica che ‘il Governo mira all’incremento delle risorse destinate alle università e agli enti di ricerca, agendo sia sui rispettivi fondi di finanziamento, sia per la ridefinizione dei criteri di finanziamento.’ Il Documento inoltre precisa che ‘saranno intraprese misure per migliorare la crescita professionale dei ricercatori, incentivando sia il sistema di reclutamento (con un piano straordinario di assunzioni) sia le progressioni di carriera degli accademici e dei ricercatori degli enti di ricerca. Sono inoltre allo studio proposte per creare le condizioni affinché i giovani talenti possano rientrare in Italia e disporre di infrastrutture fisiche e tecnologiche adeguate e finanziate in maniera costante, nelle quali poter continuare a sviluppare l’attività scientifica.’
La quantità del finanziamento destinato ai predetti obiettivi non è ancora stata definita, ma il DEF precisa che ‘le risorse potranno derivare dalla collaborazione diffusa tra enti e mondo delle imprese, anche incentivando l’utilizzo dello strumento del partenariato pubblico – privato. Si introdurranno anche delle semplificazioni nei processi di acquisto di beni e servizi nel mondo della ricerca. Ulteriori risorse sono attese da finanziamenti europei, ed in particolare, dalla partecipazione alle azioni del Programma Quadro 2014-2020 in materia di ricerca e innovazione Horizon 2020.’ Nel settore universitario il DEF indica che si intende procedere con misure volte ad ampliare la platea di coloro che potranno essere esentati dal pagamento delle tasse universitarie, e si prevede la stabilizzazione da parte delle Regioni del Fondo integrativo statale per la concessione di borse di studio per gli studenti meritevoli, nonché la semplificazione delle procedure amministrative necessarie all’erogazione delle borse di studio. Anche il sistema di accesso ai corsi a numero programmato dovrebbe subire una revisione.
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Considerata la vostra premessa: “Senza entrare nel merito del disegno complessivo della manovra finanziaria in esso contenuta, che molte preoccupazioni e polemiche ha sviluppato sul fronte politico economico e delle relazioni internazionali,”
il resto dell’articolo mi pare dedicato a riportare una serie di frasi prive di significato…in certi casi prescindere dal contesto è veramente scarsamente oggettivo e molto di parte
Quindi della serie ” la prograrmmazione la facciamo noi ma le risorse trovatevele voi con progetti commerciali o progetti europei”
Ma un VAFFA in coro a questi deficienti no?