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Emilia Romagna: 30 milioni in bandi a sostegno delle startup e della ricerca

ROMA, 9 dicembre – L’Emilia Romagna stanzia 5 milioni di euro per l’innovazione imprenditoriale. È stato pubblicato infatti il bando rivolto a micro e Pmi (a esclusione delle imprese agricole), purché registrate come startup innovative alla data di presentazione della domanda, che abbiano un’unità operativa in regione e che non siano state beneficiarie dal bando startup 2021.
La procedura prevede appunto risorse totali di 5 milioni, di cui 1.500.000 riservati al finanziamento di progetti presentati da imprese operanti nei settori delle industrie culturali e creative e innovazione nei servizi e 1.500.000,00 per progetti con un focus su temi cross settoriali dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy e del Clima e Risorse Naturali (aria, acqua e territorio).
Gli interventi finanziabili, con un contributo concesso al 40% delle spese ammissibili e per un massimo di 150.000, potranno essere relativi a: sviluppo produttivo di risultati di ricerca o di soluzioni tecnologiche derivanti da una o più tecnologie abilitanti; messa a punto del modello di business; adattamento di prodotti/servizi alle esigenze di potenziali clienti; ingegnerizzazione di prototipi e piani di sviluppo industriale (scale-up); apertura e/o sviluppo di mercati esteri. Le domande potranno essere presentate, attraverso la piattaforma Sfinge, dalle ore 13 del 17 gennaio alle ore 13 del 17 febbraio 2023.
È stato però pubblicato pure il bando da 25 milioni di euro rivolto a imprese singole, aggregazioni di imprese, consorzi con attività esterna e altri soggetti giuridici iscritti al Rea (rientranti nella classificazione dimensionale di Pmi) per finanziare attività di ricerca e sviluppo sperimentale.
Il bando sarà inoltre aperto anche grandi imprese che: si impegnino ad assumere nel corso del progetto almeno un ricercatore; o in alternativa, sviluppino il progetto di ricerca in cooperazione con Pmi non appartenente allo stesso gruppo di imprese. In questo secondo caso, il progetto di ricerca dovrà essere presentato da una rete di imprese, nella quale sia ricompresa una grande impresa, che potrà coprire massimo il 70% del costo totale del progetto; oppure il progetto potrà essere presentato singolarmente da una GI, accompagnato da un “contratto di collaborazione” sottoscritto con la Pmi.
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto, nella forma del conto capitale, con le seguenti intensità massime di aiuto: fino al 45%delle spese ammissibili relative ad attività di ricerca industriale (RI); fino al 20%delle spese ammissibili relative ad attività di sviluppo sperimentale (SS). Una quota pari a 10 milioni di euro è riservata al finanziamento di progetti con un focus sui temi dell’Energia pulita, sicura e accessibile, della Circular Economy e del Clima e Risorse Naturali (aria, acqua e territorio). La domanda dovrà essere presentata, sempre attraverso la piattaforma Sfinge, a partire dalle ore 13.00 di mercoledì 1° febbraio 2023 fino alle ore 13.00 di martedì 28 febbraio 2023.

Il sistema Sfinge:
https://federa.lepida.it/wayf/WayfService?entityID=https://federa.lepida.it/gw/metadata&return=https://federa.lepida.it/gw/SSOProxy&IsPassive=false&returnIDParam=PA_URL&returnIdPIDParam=IDP_URL&authorityRegistryMetadataProviderURL=null&cotId=Servizi_SPID&language=null&issuerID=https://servizifederati.regione.emilia-romagna.it/fesr2020/

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