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CNR, Carrozza: “La morte di Pozzan ci lascia un grande vuoto”

ROMA, 17 ottobre – La morte, a 73 anni, del professor Tullio Pozzan, eminente scienziato e direttore dal 2009 al 2013 dell’Istituto di neuroscienze e dal 2013 al 2019 del Dipartimento di scienze biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche, ha colpito il mondo della scienza. A partire proprio dal CNR. La presidente Maria Chiara Carrozza ha dichiarato: “La scomparsa di Pozzan lascia un grande vuoto nella comunità scientifica internazionale. Al CNR ha ricoperto un ruolo di grande rilievo, guidando l’Istituto di neuroscienze e il Dipartimento di scienze biomediche per molti anni, dove ha contribuito con i suoi studi, tra le altre cose, alla comprensione dei meccanismi patogenetici delle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Il Professor Pozzan era uno studioso conosciuto in tutto il mondo e anche una persona estremamente gentile. Non era solo un grande scienziato, ma aveva anche una grande umanità”.
Nato a Venezia, il 22 febbraio 1949, è stato uno scienziato stimato a livello globale per le sue ricerche sull’Alzheimer e i meccanismi di signalling cellulari. Oltre che professore ordinario dell’Università di Padova, è stato anche membro di numerose società scientifiche quali la European Molecular Biology Organization (EMBO), l’Accademia dei Lincei, la National Academy of Sciences USA, la Royal Society of Canada (FRSC) e Foreign Member della Royal Society of London.

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